giorni 12-14

ultimi giorni a tokyo:
nuovi quartieri e nuove esperienze

legenda

✴️ = best choice!

giorno 12

rientro a tokyo

Ripartiamo alla volta di Tokyo. Dopo essere tornati alla stazione di Gokurakubashi, prendiamo di nuovo il treno Nankai Limited Express (ricorda: è necessaria la prenotazione!) diretto alla stazione di Osaka Namba.

Qui ci concediamo una sosta gastronomica inaspettata: il miglior panino del McDonald’s mai assaggiato, rivisitato in chiave giapponese con un’irresistibile salsa teriyaki.

Dopo pranzo, ci spostiamo con la metropolitana (linea Midosuji) verso la stazione di Shin-Osaka, punto di partenza degli shinkansen.

A bordo dello shinkansen Tokaido-Sanyo raggiungiamo Tokyo, precisamente la stazione di Shinagawa.

Da qui, con la linea Yamanote, arriviamo in circa 10 minuti alla stazione di Akihabara.

Dopo aver passato giorni di shopping estenuante è giunta l’ora di accontentare anche la metà maschile: stasera faremo un tour della cultura automobilistica giapponese!

Abbiamo prenotato un’esperienza tramite Get Your Guide, pensata per tutti i nostalgici di Fast & Furious: Tokyo Drift. Un tour alla scoperta dei luoghi simbolo del film e nel cuore della cultura delle auto da corsa giapponesi.

Prima, però, ci concediamo una tappa in un posto del cuore: il ristorante Uzushio – Sushi go round, che ci aveva conquistati nei primi giorni. Una scelta che si riconferma azzeccata.

Arriva finalmente il momento dell’esperienza, ma la partenza è più comica che adrenalinica: ci aspettavamo una supercar rombante e invece ci viene incontro un furgoncino malmesso (ok, leggermente elaborato, ma pur sempre un furgone). Un inizio che non passa inosservato.

Saliamo a bordo del nostro bolide e percorriamo le vie principali di Tokyo a tutta birra mentre il nostro autista guarda un film su un mega schermo montato accanto al volante. Sì, qui sembra essere una cosa normale.

La prima tappa è Autobacs, negozio iconico di ricambi auto, poi ci dirigiamo verso Daikoku, punto di ritrovo notturno delle auto più tamarre (e spettacolari) della città. Ultima fermata: Tokyo Tower. No, non siamo a Parigi e non è la Torre Eiffel, ma la sua controparte giapponese, rossa e utilizzata per le telecomunicazioni, oltre che come punto panoramico.

Conclusa l’esperienza, rientriamo nel nostro nuovo alloggio a Tokyo, situato nel quartiere Ginza, noto per il lusso e le boutique d’alta moda. Il nostro hotel, The B Ginza, è in una posizione comoda ed è ben servito.

Menzione d’onore alla macchina del caffè in reception: ti stampa il cappuccino con il disegno che vuoi. Vince a mani basse.

info di viaggio

Di shinkansen ‘Tokaido-Sanyo’ ce ne sono 3 tipi:
Hiraki, Kodama e Nozomi

Nozomi: è il più veloce (2.30 ore) ma lo sconsigliamo in quanto non incluso nel Japan Rail Pass!

Hiraki: ci impiega 3 ore, la prenotazione non è necessaria ed è incluso nel JRP. Ne passa uno ogni 30 minuti circa.

Kodama: ci impiega 4 ore.

giorno 13

ultimo giorno a tokyo

Questa mattina andiamo a vedere il museo del Sumo: prendiamo la Yamanote line fino ad Akihabara e camminiamo per una mezz’oretta fino a raggiungere lo stadio Ryogoku. Il museo infatti, è situato all’interno dell’arena che due volte l’anno, a gennaio e a settembre, ospita un torneo che dura diversi giorni. A quanto pare oggi non è il nostro giorno fortunato: appena arrivati scopriamo essere chiuso per un evento. Ripieghiamo con un’abbuffata di sushi al vecchio mercato Tsukiji. Qui, fino a qualche anno fa veniva svolta di prima mattina la famosa asta dei tonni (dal 2018 visibile al mercato Toyosu, nella baia di Odaiba). Nonostante l’asta sia dismessa, il mercato continua a vivere, rimanendo tra i due il più caratteristico… ed è proprio qui ci si assaggia il pesce più buono della città! Noi abbiamo pranzato da Sushi Dai e abbiamo scelto un omakase, ovvero una selezione dello chef che viene servita boccone per boccone. Ogni pezzo viene presentato con cura, accompagnato dalle indicazioni del sushiman su come gustarlo al meglio – con o senza salsa di soia o wasabi. Un vero viaggio sensoriale che accende il palato! Inutile dirlo: è stato il miglior sushi che abbiamo mai assaggiato, sia per qualità che per prezzo (solo € 25 a testa). Qui abbiamo assaggiato molte varietà particolari tra cui i ricci di mare e la ventresca. ✴️ Per smaltire il pranzo ci rimettiamo in moto: prendiamo la metro (linea Hibiya) e ci concediamo una passeggiata nei dintorni del Palazzo Imperiale, visitabile solo dall’esterno ma comunque suggestivo. Proseguiamo poi verso il quartiere più eccentrico e colorato di Tokyo: Harajuku. Nella celebre Takeshita Street, regno della moda giovanile e delle tendenze più stravaganti, non è raro imbattersi in qualche cosplayer. Ultima tappa della giornata: Yurakucho (raggiungibile in 35 minuti con la linea Yamanote). Proprio sotto i binari del treno si snoda una via iconica, Gado-shita – che significa letteralmente “sotto la ferrovia” – piena di locali dove, a fine giornata, molti salaryman si ritrovano per rilassarsi e festeggiare. Noi abbiamo cenato da Hakatagekijo Yurakucho: un grande izakaya specializzato in gyoza e udon. Atmosfera unica e piatti ottimi, anche se l’attesa è stata lunga e sudata: eravamo gli unici stranieri e per riservarci un posto abbiamo dovuto quasi pregarli in ginocchio!

ti consigliamo

Se il mondo del Sumo ti appassiona,
ti consigliamo di guardare la serie Netflix Sanctuary.

glossario

Salaryman
Termine per definire un uomo d’affari, che lavora molte (troppe) ore al giorno. Come è noto, in Giappone la situazione lavorativa è particolarmente stressante.

Izakaya
Locale dove si beve, ci si diverte e si assaggiano piatti semplici e popolari.

Udon
Spessi spaghetti di grano tenero tipici della cucina giapponese.

giorno 14

rientro in italia

Come all’andata, ma a ritroso, prendiamo la Yamanote Line fino alla stazione di Hamamatsucho, da cui proseguiamo con la Tokyo Monorail (Haneda Express) fino all’aeroporto di Haneda. Il tragitto complessivo dura circa 35 minuti.

Il nostro volo, questa volta con Lufthansa, è previsto per le 11:15.

Appena saliti a bordo, la differenza si nota subito: le hostess e gli steward tedeschi non hanno proprio la stessa gentilezza e delicatezza del personale giapponese… e la nostalgia per questo paese comincia già a farsi sentire.

Atterriamo a Francoforte per lo scalo alle 15:40, ripartiamo alle 17:00 e atterriamo a Venezia alle 18:10 ora locale (quando a Tokyo sono le 22:40).

Il viaggio di ritorno, compresi i tempi di scalo, è durato in totale 18 ore e 15 minuti. Curiosità finale: questa volta, invece di sorvolare la Russia, il nostro volo ha tracciato la rotta sopra la Groenlandia – un piccolo cambio di prospettiva per chiudere questo incredibile viaggio.

Grazie per aver condiviso questo viaggio con noi,
ci sono tante altre avventure che ti aspettano sul sito…
scopri la prossima destinazione!  

Linda e Mattia

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